Ecco la droga più potente della nostra epoca. Ma continuano a somministrarcela da quando siamo nati.
Leggere e condividere.
Quante volte vi siete sentiti colpevoli nei confronti di voi stessi rispetto a ciò che mangiavate?
Nella nostra cultura la grassezza è sintomo di mancanza di volontà.
Grasso è colui che ama mangiare perché non si cura di se stesso, perché non ha l’adeguato desiderio di stare in forma, di impegnarsi nella vita.
Grasso diventa sinonimo di fannullone, persona senza spina dorsale.
Sono goffi, sono brutti, rappresentano persone che vivono in una zona d’ombra, tra malattia e desiderio.
Ma fino in fondo, nella maggior parte dei casi, la risposta a tanti perché resta una: sono grassi perché amano magiare.
È questo che ci hanno insegnato da sempre.
Ma arriva, finalmente, qualcuno a darci un’altra risposta alla nostra ignoranza.
In America, paese nel quale le morti d’infarto di ragazzini obesi sotto i dieci anni non sono più casi isolati, si sono iniziati a muovere quegli scienziati che hanno detto BASTA a questo massacro dovuto non all’indolenza ma all’ignoranza, coadiuvata dalle industrie alimentari più prestigiose e potenti del mondo, in grado di metter a tacere perfino la Casa Bianca.
Il sistema machiavellico di tali lobby dell’industria alimentare, inizialmente, ha portato a credere che cibi nocivi fossero al pari dei cibi naturali.
In seguito, dopo l’inizio di grandi battaglie contro l’epidemia sanitaria più pericolosa e diffusa della nostra storia (l’obesità), si sono dovute adeguare e così hanno iniziato a produrre e pubblicizzare cibi “senza grassi” o con “poche calorie” che avrebbero aiutato addirittura le persone obese a dimagrire.
Non si parla, in questo caso, di un dimagrimento alla Belen, per poter fare un book fotografico con gli addominali scolpiti: parliamo di bambini che rischiano di morire prima dei 20 anni perché mangiano morte.
Se cinquant’anni fa somministravano sigarette come fossero caramelle, ora hanno scoperto che le caramelle fruttano di più. E uccidono di più. Anche quelle senza calorie.
Il documentario che ho appena avuto la possibilità di guardare sconvolge anche la mia concezione di alimentazione salutare che ho tentato di portare avanti da quando sono piccola.
E, infatti, la droga più potente sperimentata sugli esseri umani è bianca, dolce e granulosa e si chiama “ZUCCHERO” che ingeriamo, senza saperlo, anche al di sopra del 500% della quantità giornaliera consigliata che sarebbe, per un adulto, non più di 6 cucchiaini al giorno.
Per comprendere il suo potere basti considerare che su 43 topi da laboratorio dipendenti da cocaina, 40 hanno scelto deliberatamente di ingerire acqua e zucchero al posto della dose giornaliera di cocaina.
Nel documentario “Fed up”, di Stephanie Soechtig, questo e molto di più viene spiegato, pezzo per pezzo, da gruppi di esperti che raccomandano di eliminare dalla propria dieta giornaliera non solo lo zucchero ma anche tutti quei prodotti insospettabili che contengono zucchero aggiunto nominato in vario modo (tra i vari nomi spicca succo di glucosio, fruttosio, aspartame, etc.) che vengono mascherati dal “basso contenuto di calorie” o dall’assenza di “grassi”.
Come rendere un cibo senza grassi gustoso? Si aggiunge lo zucchero.
E così, il pane bianco in cassetta è pieno di zucchero. I cereali, sì, quelli che dovrebbero rendere la nostra colazione salutare, sono pieni di zucchero. I succhi di frutta, di qualsiasi genere, sono praticamente zucchero liquido. E che dire dello yogurt, che dovrebbe regolarizzarci la dieta? Zucchero, sempre zucchero.
La scoperta risale a molti decenni fa, addirittura al 1977, anno nel quale il rapporto McGovern venne totalmente oscurato dagli stessi politici, al tempo, in carica.
E così abbiamo lobby che producono zucchero in vario modo, con vari colori, in vari formati e lo somministrano consapevolmente alla popolazione mascherandolo, omettendone le caratteristiche mortali; abbiamo dottori e aziende sanitarie che si occupano, per più del 75% del proprio lavoro, di curare malattie connesse all’alimentazione; abbiamo assicurazioni sanitarie che spendono soldi per accaparrarsi quote delle produttrici di tali alimenti sul mercato azionario; abbiamo associazioni di ricercatori che vengono ricattati dal Governo per non pubblicare determinate scoperte o finanziati dalle stesse industrie che dovrebbero fare a pezzi.
E poi abbiamo un ragazzino di 9 anni che ci dice che non riesce a smettere di mangiare e che sa che se non ci riuscirà potrebbe morire d’infarto di fronte ai suoi amici, durante una partita di calcetto.
E la maggior parte di noi pensa che quel bambino ha avuto genitori disgraziati che non si sono curati della sua alimentazione, o che è un indolente, un fannullone, uno che nella vita non ha spina dorsale.
Queste le assurdità alle quali dobbiamo sottostare.
Perché quel bambino, in realtà, è un drogato e come tale va aiutato. Ma non solo per esser disintossicato: va aiutato per tutta la vita a schivare quei cibi che portano piacere, dipendenza e morte, al pari di qualsiasi altra droga in circolazione. Altrimenti potrà fare tutto lo sport che vuole ma se continuerà a ingerirli tutto sarà stato vano e morirà comunque.
E non c’è paradiso neanche per i “magri”.
Esser magri non significa esser immuni dalle malattie dipendenti dal consumo sbagliato di cibo.
In America vengono chiamati “TOFI”, persone magre fuori e grasse dentro, che hanno gli stessi rischi sulla salute di persone che anche al di fuori risultano grasse.
Quante volte siete andati a correre e vi siete sparati una bevanda ricca di “sali minerali” o simili?
Sbagliato. È zucchero.
Sapevate che per smaltire una lattina di coca-cola dovreste fare attività fisica per un’ora e mezza?
Quanta coca cola “zero” bevete al giorno?
Sbagliato. È zucchero. E vi ammazza.
Non fate mai colazione con i (miei tanto amati) “Corn flakes” convinti di fare bene sia per voi che per i vostri figli? E non nomino nemmeno “il mondo buono” della Mulino bianco.
È zucchero. Tra i più potenti.
Alla fine di questo articolo riprodurrò alcune regole base che cambieranno la concezione di alimentazione della maggior parte di voi.
Ma non voglio riassumere ciò che il documentario “Fed up” già dice e che consiglio vivamente di guardare, come consiglio vivamente di farsi un giro sul sito del documentario, www.fedupmovie.com, nel quale finalmente capirete la verità sul preoccupante aumento di peso della popolazione e, forse, anche della vostra piccola o grande dipendenza da certi alimenti.
Questo articolo informativo serve a divulgare il messaggio di Fed up e a ragionare soprattutto su un piccolo tassello del puzzle che mi sta dilaniando e che, forse, non riguarda solo me direttamente ma anche tante persone come me.
Persone che amano lo sport, la natura, la vita sana e salutare. Amano vedersi in forma e credono di fare bene tutto ciò malgrado quella continua sensazione di malessere dovuta alla mancanza di un buon piatto di patatine fritte.
O che si sentono fragili di fronte a una dipendenza da cibo che, periodicamente, torna a farsi sentire nei periodi più difficili della propria vita.
E allora, malgrado lo sport e la convinzione di non voler cedere si soffre, si soffre tanto, per non potersi lasciare andare.
Non è colpa vostra: è lo zucchero.
Se imparate a considerare lo zucchero una droga che crea dipendenza, inizierete a cambiare il modo di mangiare.
Se eliminate la causa di tale dipendenza potete iniziare a mangiare senza soffrire.
Ma se nella vostra dieta inserite quantità maggiori del dovuto di zucchero, sotto qualsiasi forma o specie, ecco che la dipendenza ricomincerà e ricomincerete a stare male.
Tagliamo la testa al toro.
6 CUCCHIAINI DI ZUCCHERO AL GIORNO POSSONO BASTARE.
Per il resto eliminatelo dalla vostra dieta. E volate via liberi.
E’ per questo che proprio lo stesso Fed up consiglia di iniziare con i primi 10 giorni di disintossicazione dallo zucchero.
Alla base di questi 10 giorni troverete, sul sito di Fed up, una serie di regole fondamentali.
Tanto per cominciare, giusto per darvene un assaggio, eliminate totalmente:
1) cibi industriali (compresi cibi spazzatura dei fast food, etc.);
2) cibi che contengono ingredienti che non conoscete;
3) bibite di qualsiasi genere (le spremute potete farvele da soli che è meglio);
5) pane in cassetta;
6) corn flakes, compresi quelli integrali (sigh);
7) ketchup e tutte le salse;
8) yogurt (sign);
9) cibi fritti;
10) aggiungo anche carni grasse come da rapporto McGovern. Non contengono zucchero ma anche esse sono causa di gravissime malattie cardiache e di salute.
Ora lo sapete: non era colpa vostra. Non era colpa neanche della quantità. Era colpa di cosa stavate ingerendo.
Eliminate il problema alla radice e vi sentirete finalmente liberi da una schiavitù inconsapevole.
Non più del 10% degli alimenti che ingeriamo deve provenire dallo zucchero o la dipendenza si farà sentire e tutti i vostri sforzi anche fisici, anche se avete gli addominali in bella vista, saranno totalmente inutili rispetto alla crescente possibilità di ammalarvi.
Riporto di seguito, nuovamente, il link del sito dove attingere più informazioni: www.fedupmovie.com
Fatelo, riguarda la vostra salute!
Per completezza, riporto una sintesi del rapporto McGovern (1977) proposta da Alex Jack, nel libro “Il cibo medicina”.
<<La differenza non la fanno gli altri. La fai tu.>>
A. Gray