Arrossiva, il cielo, sull’imbrunire.
Aveva le guance di una vergine appena sposata. E più si tingevan di rosso e più il mare si faceva mercurio.
In questo cielo imbarazzato atterrò la Luna: l’ultima Luna di un anno di risvegli. Salì dal mare, piena e rosa, felice e confusa.
E la vide.
<<Dov’eri finita?>> Le chiese la Luna.
<<Ti stavo aspettando.>> Le rispose la ragazza.
<<Pensavo mi avessi dimenticata.>>
<<E come avrei potuto? Ma non ti ricordi che mentre il mondo dormiva noi giocavamo fino all’alba sul mio balcone?>>
Allora la Luna sorrise e rimasero in silenzio. Erano di nuovo insieme.
Laggiù, tra le Saline, dove il sole insanguina il cielo e la Luna cavalca le onde al centro dell’Oceano.
Aurora G.