Nelle viscere del mare

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Silenzio.

Quiete.

L’acqua è olio immobile, densa e pesante su questo corpo che non ho scelto.

L’alito dell’Oceano respira tra le alghe.

Le pinne dei pesci si seguono danzando.

Le Sirene amano i loro Tritoni. Si guardano a lungo e si baciano lenti.

In superficie le onde si schiantano e il vento soffia contro le vele.

Ma quaggiù, attaccata al fondale, regna la pace.

Il mondo, con i suoi dolori, è tanto distante.

La vita dell’attimo appare presente.

Nell’oscurità, la più piccola luce si vede.

Spezza il nero. Riflette amore.

Vivrò quaggiù, un giorno. In profondità.

Fino a quando la mia pelle non si farà acqua e la mia anima non sarà tornata a casa.

Aurora G.

 

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