Non ci credere, forse tu sei ancora in tempo.

Non ci credere, forse tu sei ancora in tempo.

cropped-vespa-in-rome11.jpgTi guardo spesso, dalla finestra, quando torni da scuolaLa vespetta di tuo padre, di quelle rosse, di quelle fuori normativa.

Perché le cose belle sono sempre fuori normativa.

I tuoi occhi segnati dallo studio, non potresti far altro, tua madre insegna. E quell’aria rassegnata dei miei anni che non ti sfiora, non ti tocca, ti passa accanto e se ne va. Sei troppo vivo, ancora. Sei ancora in tempo.

Ti piace il tennis, me l’hai confessato l’altro giorno in ascensore, sorridendomi. Sei timido ma educato, ti sforzi di salutarmi anche quando le guance ti diventano rosse sotto gli occhi. Te ne vai in giro con quella racchetta nascosta nella sacca, forse per paura di esser deriso. Che a scuola, si sa, i più fighi sono quelli che fumano le canne.   Ma a te piace il tennis.  Hai ancora tutte le forze per poter vivere come vuoi e fingere quello che vogliono. È sopravvivenza, ci siamo passati tutti.  Ma tu sei ancora in tempo.

Ti ho visto tornare con una ragazza, l’altra sera. Aveva una lunga treccia bionda, il rossetto fucsia e la giacca troppo corta e sottile. Eri lontano dalla mia finestra ma il tuo incedere era euforico, nel cortile, forse un po’ terrorizzato nello stringerle la mano. Ma felice. È quella felicità che non dura. Non dura mai.

Ma loro ti diranno che dura. Se fai quello che ti dicono, dura.

Come ti diranno che studiare matematica ti renderà un uomo migliore. Che la storia si fa sui libri dei Professori. Che se prendi 8 a un tema d’italiano potresti diventare un famoso scrittore. E che il lavoro lo trovi, certo, se ti laurei. Basta la laurea.

pecore_x

gregge_pecore

Ma tu non ci credere, sei ancora in tempo.

Non ci credere che è più importante il compito in classe di greco rispetto alla tua ragazza che ha paura di essere rimasta in cinta.

Non ci credere che è da sfigati fare uno sport qualsiasi, che poi si resta soli.

Non ci credere che giocare è una perdita di tempo.

Non ci credere che l’amore dura e che va preso sul serio.

L’amore non è un impegno. L’amore è amore.

Non li vedi, i tuoi? Pensi davvero che, tornando indietro, non avrebbero voluto esser avvertiti?

Non è colpa loro. Non hanno più tempo. Loro non possono chiedere al tempo ulteriore tempo. Il loro tempo è finito. È proprio degli adulti trovare un senso a una vita senza senso. E dirti che le cose sono andate bene così, che di più non si poteva fare. Che la vita è sacrificio, senso del dovere, ma che poi qualche sfizio te lo levi.

Due settimane al mare dai nonni, il navigatore in macchina, gli infissi nuovi, la porta blindata, una cucina da Mondo Convenienza, il matrimonio del primogenito, il set di coltelli in ceramica, i lavori di ristrutturazione del condominio, la zumba per tua mamma, il golf per tuo padre. Per tuo fratello il computer nuovo, un Mac, che all’università gli sarà utile, il Mac. Soprattutto per gli esami. Sì, certo, sono tutti orali, ma un Mac serve sempre.

Degli sfizi te li levi.

A volte potrai anche andare in montagna. Sì, con qualche sacrificio, una settimana in montagna.

Degli sfizi te li levi.

Ma tu non ci credere, tu sei ancora in tempo.

Non ci credere che resterai indietro, che il figlio dell’amica di tua madre vuole fare medicina e che tuo fratello è già al secondo anno di giurisprudenza.

Non ci credere che gli altri avranno la meglio a sacrificare tutto per non restare indietro.

Il tempo che passa è passato.

Ma tu sei ancora in tempo. Non ci credere.

Aurora G.

2 risposte a Non ci credere, forse tu sei ancora in tempo.

Lascia un commento