Quando sopravvivi a un’onda gigante non puoi trattenere le risate.
Sarà l’adrenalina o il paradosso di scoprirti ancora vivo, quando già ti davi per spacciato.
Ma funziona così: passa l’onda e tu sei ancora sulla tavola, ti guardi attorno e scoppi a ridere.
E poi ricominci a surfare, con le mani che ti tremano e le gambe stanche, ma sai che hai poco tempo, un’altra onda si sta formando.
Non c’è spazio per pensare a come è andata, a come sarebbe andata, a come poteva andare.
A tutti gli errori che hai commesso per ritrovarti a corto di fiato.
Questo mi ha insegnato il windsurf, come nell’acqua così nella vita: se sopravvivi a un passato difficile, che senso ha continuare a pensarci?
Ridi di gusto a tutte le prove che non ti hanno ancora ucciso e corri veloce verso la prossima avventura.
Non c’è tempo per i “se” o per i “ma”: un’altra onda si sta formando ed è ancora più grossa di quella che hai appena surfato.
E sembra non esserci altra via di uscita che saltarci sopra ridendo.
E nel farlo, non scordarti mai la cosa più importante: divertiti!
Aurora G.
Mi piace molto il paragone. Mi piacerebbe anche fare Windsurf, ma non ne sarei capace!! 😂
Grazie mille! In realtà tutti possono farlo, fidati è solo questione di pratica 😀
Sicuramente! Ma sarei più tempo in acqua che sulla tavola!! 😂
così si impara! è questo lo spirito! 😀