Vorrei sentirti ridere, ancora.
Come facevi quando eravamo al mare,
il cielo una pagina bianca,
il sole una palla di luce.
E tu, sola in mezzo all’azzurro,
cercavi di saltare più in alto
tra le onde.
Vorrei sentirti ridere, ancora.
Come facevi quando il vento
ti annodava i capelli
e tu leggevi quel libro proibito
dietro la casa dei tuoi nonni.
Lì, in quel dove preferito,
nascosta agli adulti
il vigneto si apriva ai tuoi occhi
come le pagine che amavi tanto.
Vorrei sentirti ridere, ancora.
Come quando correvi
con quel cucciolo in braccio
e scivolavi sull’erba bagnata
che aveva fatto a cazzotti con la pioggia.
E lui rideva con te,
o a te così appariva.
E la vita appariva così lontana e
selvaggia che non vedevi l’ora di
conoscerla.
Vorrei sentirti ridere, ancora.
Ma non ti sento ridere più.
Bandiera bianca, allora.
Nessun rancore, allora.
Nessun rimpianto, allora.
Nessun rimorso, allora.
Guardala, questa vita, è tutta qui.
E quando sarai pronta,
quando sarai calma,
quando non sarai più tanto stanca,
non dovrai sforzarti di ridere ancora.
Riderai ancora.
Aurora G.
Questa dedica ha un sapore dolce amaro
Descrizione di momenti passati che tornano a vivere
Complimenti, Aurora
Baci
Mistral
Grazie Mistral, nella speranza che tornino davvero.
Un abbraccio grande,
Aurora 🙂
come te vorrei ridere ancora. Poi penso!! Noi abbiamo riso e ne abbiamo il ricordo bellissima la tua poesia ciao
Rideremo ancora, vedrai. Grazie e un abbraccio forte 🙂
Mi piace l’amaro della fine.
Contenta che ti piaccia, Grazie 🙂
“CoMMovente…………..